Sabat
Ogni giorno quando penso al sabato mi dico che finalmente posso fare tutte le cose che non ho tempo di fare durante la settimana.
Limarmi le unghie e mettermi lo smalto trasparante. Avviare un paio di download seri. Selezionarmi le foto da stampare. Farmi il cambio di stagione. Appuntare su un cuscino di velluto la mia collezione di spille. Fare ordine ne’abitacolo dell’auto. Guidare l’auto. Fare un cd per l’auto. Lavare l’auto. Per esempio. Ma mi è venuto in mente anche di farmi una rassegna stampa personale. Andare a trovare mia nonna. Comprarmi gli stivali di camoscio beige. Svuotare i negozi di intimo per smetterla con le mutande a pallini. Farmi uno scrub preventivo per i peli incarniti. Darmi allo jogging. Cercare la teglia per i muffin. Guardare su internet come si fa a fumare il narghilé che mio fratello mi ha regalato. E invece? Batto sulla tastiera con le dita unte di Pringles a pizza e brindo con un’enterogermina e un temporale. Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie? Nah.
Si sta come il cantuccio in attesa del Vin Santo. Attesa di parole. Attesa di emozioni. At -te.
In effetti i:
– lavare l’auto
– Svuotare i negozi di intimo per smetterla con le mutande a pallini
– Avviare un paio di download seri
sono in pole position nella mia lista delle cose da fare il sabato da minimo 6 mesi…
Il “darmi al jogging” lo escludo a priori: a volte mi piace essere onesta almeno con me stessa.
Hai ragione cara sciuscina, ma se di palestra non se ne parla, come si fa a smaltire il lardo da scrivania?:)
anche tu sei una brilante e piacevole scoperta! 🙂
Brillante come sempre! Firmato Stragista 😉
anche io ho 1 lista di cose da fare ed è mooolto simile alla tua.
Ce l’ho stampata in testa e nn riuscire a depennare neanche un punto a settimana mi fa sentire come una foglia secca inzuppata, piuttosto che una foglia sull’albero in autunno (giusto x fare la citazione della citazione)
ross
Io invece vado sempre a fare delle lunghe passeggiate in centro…ma Milano non è Sorrento. Devi venirmi a trovare qualche volta.
Un abbraccio
e si…un momento di fiacca… sta capitando pure a me sai. Improvvisamente come d’ incanto le parole svaniscono e con le parole svaniscono pure le storie. E’ inutile forzarsi, non vengono: stai lì e aspetti ma non accade nulla. Io allora mi lascio andare al torpore autunnale e proprio come una di quelle foglie delle quali hai appena detto, vorrei farmi trasportare dal vento dimentico di tutto e di tutti e pure di me stesso e volare via.
ehi, j’adore è il mio di blog!
ps, se dovesse interessarti sappi che il prox weekend lo trascorrò in quel di Milano..tra un abbonamento da collaudare e il supermercato giusto dove fare scorpacciate x le mie depressioni da nea emigrante. Per cui, please, batti un colpo e chiamami. Claudia
Anch’ io ho una lista di cose da fare il sabato simile per quantità.
Magari meno per qualità… concetti come lo “scrub preventivo per i peli incarniti” o “cercare la teglia per i muffin” travalicano i limiti della mia comprensione dell’ universo…
Comunque ora ci aggiungo: trovare un cantuccino a cui portare il Vin Santo.
@Giselle B: Ho apprezzato la scelta della terza persona e la scelta di un certo erotismo letterario. Brava.
@ross: ti senti inzuppata forse perchè vivi in padania? qui l’inverno è in ferie. Miss ya.
@ Marcolor: Qui non c’è neanche un centro. E’ tutto così piccolo che in 5 passi hai fatto tutto e hai esaurito anche le 5 idee che avevi per la giornata. Verrò.
@ Franco Agartha: fiacca, la parola l’hai trovata. Chiamasi anche depressione autunnale.
@ Vulcanoclaudia: Esplodi al Nord e fammi arrivare un lapillo a cui aggrapparmi e che mi trascini fino a te. Buon voyage.
@ Seamaster: Quando l’hai trovato mi spieghi come si fa. Poi inzuppalo ben bene 🙂