La smarginata
Se dovessi abbracciarmi ad una parola, come ad un salvagente, mi abbraccerei alla smarginatura.
In questo luglio umido, il gesto quotidiano è inseguito e l’avanzare incerto. Cammino in una tempesta di sabbia. La vista s’annebbia, come quando ingolli una bibita con troppo zucchero. Eppure non bevo da giorni, non ho più bisogni. Incedo e di ciò mi nutro, imperterrita. Spingo un po’ l’anima aldilà di questo sottobosco bollente a forza di Ave Maria. Ora pro nobis, io prego per te, per TE, anche se, forzando ossessivamente lo spiraglio dei miei segreti, vorresti appropriarti di quel po’ che trascino di ME.
Tiè, tiè, tiè! Pecchè o Papa nun è Re! Ambaraba cucusette!
Vorrei svenire ogni giorno e ogni giorno devo salvare qualcuno dal piacere di perdere i sensi.
Come stai, come stai, come fanno i bambini a saltare sul letto
Tu che un letto soltanto lo disfi e lo fai
E lo sai, e lo sai non si diverte mai
L’elefante del circo
Così resti da parte felice e ricordi chi sei
Off-line, off-line, off-line
Off-line, off-line, off-line
Off-line -Paola Turci
Vorrei chiudere gli occhi e lasciarmi cullare da un mare tiepido e compassionevole.
Luglio, stamane al mio risveglio
Non ci speravo più
Luglio, credevo ad un abbaglio
E invece ci sei tu
Luglio- Riccardo del Turco
Vorrei saltare le fermate della metro, con la grazia di un enjambment.
Osservare tra frondi il palpitare
lontano di scaglie di mare
mentre si levano tremuli scricchi
di cicale dai calvi picchi.
Ossi di seppia- Eugenio Montale
Non ho gusti definiti e, non sapendo più cosa mi piace, attraverso le sfumature a passo svelto. Stampo in scala di grigi e leggo romanzi al buio con gli occhiali da sole. Indosso paraocchi ricamati, lasciando per strada malizia e banalità. Ignoro le provocazioni e i falsi amici. Amo stancamente, in salute e in malattia, in solitudine e in anarchia. Mi abbronzo sotto la luce di un neon metallico.
Il 31 dicembre 1958 Lila ebbe il suo primo episodio di smarginatura (…)In quelle occasioni si dissolvevano all’improvviso i margini delle persone e delle cose(…).
L’amica geniale -Elena Ferrante
Distorco la forma delle nuvole a mio piacimento: un fiore, un drago, un bambino, il profilo di una donna africana. D’altronde del regno della mia fantasia ije song’ a padrona.
Le emozioni sono taglienti come i raggi di un fiocco di neve, una lastra crepata e pesante, una chianca che porto nello zaino insieme alla schiscetta.
Il cuore, quando riesco finalmente a raggiungerlo, oltre siepi spinose e cristalli appuntiti, bolle, come il ripieno del tortino al cioccolato.
Io senza di te sono neve al sole, sono neve al sole…
Neve al sole- Pino Daniele
Lo vedo scivolare via, tra le fessure delle scale mobili, smarginato pur’ esso.
Come un gelato all’equatore.