Fame d’amore

Serena l’ho conosciuta sulla Sita per Amalfi. Uno di qui bus affollatissimi, tutte curve e il conducente che canta O’ Sole Mio per i turisti americani. Roba da cartolina.

Serena sale con una bella vecchia abbronzata che non si è mai mossa dalla sua loggia, la terrazza che affaccia a mare e non è mai stata neanche a Sorrento perché lei, racconta, quando era giovane, con tutte le mamme pigliavano gli appuntamenti sulla spiaggia di Praiano e si facevano il bagno a mezzanotte.

Sapete, io senza mare pare che mi manca l’aria.

Ma a Serena non gliene frega di questi discorsi sul lifestyle. Il suo mondo è tutto nello zainetto e nel cellulare. Digita nervosamente e continuamente qualcosa sui tasti. Ma quando arriviamo a Maiori? E scrive.

Ad Amalfi me la ritrovo davanti, aspetta pure lei la coincidenza. Non capisco quanti anni ha e quanto pesa. Vent’anni? Cento chili? Non so.

E sbuffo.

Sto scrivendo al mio ragazzo se ci viene a prendere ad Amalfi, così ti dà pure a te un passaggio.

Ragazzo?Ci? La sua spontaneità mi paralizza.

Vuoi una caramella? Io sono capace di mangiarmi tutto il pacco in mezz’ora. E butta giù una Fruit Joy.

Serena mi accompagna in bagno e poi mi aspetta sotto le scale del Duomo. Abbiamo firmato il patto di sangue delle donne alle prese coi viaggi della speranza. Ormai siamo una sola cosa.

Hai fatto subito. Uah. Ti piace? Io mi giro verso il Duomo e lei, invece, mi mostra sul cellulare la foto di un pendaglio.

E’ madreperla, l’ho regalato a mia suocera per il compleanno. Sono quattro mesi che sto in casa. Lui da me non viene. Ho avuto troppo una brutta delusione da un altro che mi ha riempito di corna e ha parlato male della mia famiglia.

Ci vuole un pò di tempo per dimenticare queste cose – faccio io, empatica.

Quando mai. Dopo due giorni già stavo con il mio ragazzo di mò perché ci sentivamo anche prima e lui sa tutto di quanto il mio ex mi ha fatto soffrire.

Ancora un messaggino.

Il mio ragazzo mi vuole cucinare pasta e cipolla ma io i legumi non li mangio a meno che non ci metti un quintale di parmigiano.

Ma le cipolle non sono legumi! Obietto.

Vabbè, non mi piacciono lo stesso. Per il nostro anniversario di dieci mesi mi ha regalato tre rose rosse.  Vedi, basta trovare la persona giusta.

Già. Ma oggi andate a mare?- chiedo.

No, stiamo a casa sua, in montagna. Stamattina alle 7 mi ha detto che teneva la macchina e io alle 7.30 avevo già fatto i piatti a mia mamma ed ero pronta. Alle 8 già stavo sul pullman. A volte lo piglio anche alle sei e mezza.

Allora sei proprio innamorata- faccio io.

Serena mi guarda dietro le sue lentiggini con un mezzo sorriso e gli occhi azzurri grandi grandi.

Prende una Fruit Joy e mi passa il pacchetto.

Non ti innamorare di uno di Amalfi – si raccomanda. Dopo come fa a venire fino a dove abiti tu. Io e il mio ragazzo ci vediamo solo due volte a settimana.

E tu hai sempre fame, fame d’amore, vorrei aggiungere.

Ma sono arrivata, Serena mi ha già chiamato la fermata e ripreso a messaggiare affannosamente.

Foto di Nicola Giuliano

2 comments

Leave a Reply to lorena Cancel reply

You may use the following HTML:
<a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>