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Australia

Voglio andare a vivere in campagna. Ah ah- ah ah.

 Quando Ross, quella della stanza di Ross, decise di mollare fidanzato e lavoro e andarsene in Australia a tosare le pecore merinos, restai senza parole.

 Non che condannassi la sua scelta, attenzione. Solo che non capivo perché andare a cercare la propria strada a 22 ore di volo da qui.

 Ross mi disse che era stanca. Stanca dell’ennesimo non rinnovo, stanca del precariato, stanca di sbattersi tutto il giorno tra le strade di Roma con la macchina aziendale, esaurita, sfatta, stressata, sfiancata.

Non vedo Ross da enne mesi. Ho visto però una sua foto su facebook nelle vacanze di natale. Ha un colorito mulatto sano che contrasta splendidamente con i suoi occhi verdi. Salta su dune di sabbia bianca in micro bikini e tenta di restare in equilibrio su barili di vino in tenuta campestre. Sorride Ross e anche se è solo una foto io vedo che i suoi occhi ridono davvero.

E allora ESAUSTA di sentir parlare ogni giorno di

Milan, tagliandi dell’ecopass, previsioni per il prossimo weekend, prenotazioni (il pane dal panettiere, le catene, il pieno di benzina in caso di sciopero, lo spettacolo tra tre mesi, le vacanze estive…di gia?!?) dico a Ross di tosare tutte le pecore dell’Australia rurale e pure della Nuova Zelanda.

 Mi senti Roooss?

Perché io, cara Ross, non vedo l’ora di essere di nuovo disoccupata per sdoganarmi dagli incastri rocamboleschi che vedo ogni giorno, dove tra un cliente di lavoro, cento telefonate, la Champions, una scopata fuori mano (ma sempre connessa all’ufficio), bisogna infilare per forza una lampada. Per forza.

Le regole

In un momento difficile, un’ aspirante ragazza felice deve darsi delle regole. Regole ferree.

vasca

  1. Alzarsi mezz’ora prima al mattino e prendersi cura del proprio aspetto. Assolutamente da evitare il make up in tram e il ritocco allo smalto smangiucchiato 5 min prima di uscire.

  2. Imporsi di rifare il letto, se si vive in un monolocale. Se si mangia dove si dorme, il letto disfatto col calzino che fa capolino costituisce un grave limite alla socialità serale.

  3. Imbottirsi di energizzanti naturali come polline, caffè, tè verde per combattere l’effetto mattutino “mi ha investito un tir”.

  4. Spegnere il cervello almeno quando si dorme. Banditi tutti i sogni psichedelici, complicati, stratificati. Il pericolo è cominciare la giornata con la faccia bianca da “post versione di greco”.

  5. Pianificare acquisti inutili, concedersi cioccolato, accendere una candela mentre si fa la doccia col proprio bagnoschiuma preferito.

  6. Rilassarsi con lunghe session musicali.

  7. Non perdere gli appuntamenti con la vita anche quando l’idea di un’ora di coda all’ Esselunga ti crea la nausea, quando inizi la lezione di pilates con 15 minuti di ritardo, quando il tram si blocca prima dell’appuntamento. Tu che vorresti tutto perfetto.

  8. Corollario 1: quando ti fai vincere dall’indolenza, sarai sempre tu a rimetterci. ( Pile di piatti si accumuleranno sul lavello, montagne di abiti straborderanno dalla lavatrice, il frigo sarà sempre più vuoto, la casa sempre più sporca e il collo sempre più incordato).

  9. Corollario 2: Inspira, respira, vola alto, fai training autogeno, fai uno spogliarello,  fai qualsiasi cosa induca autocontrollo prima di sfanculare il mondo. Anche qui, superata la fase legittimo sfogo, farai i conti con l’ortolano

  10. Corollario 3 e superregola massima: Nessuno può mettere baby nell’angolo. Never.