Domenica bestiale

Cronache di un’arrampicatrice sociale (altro che Extreme Makeover)

Chiunque mi conosce un minimo, sa che non sono la tipa da sport estremi. Non so fare neanche il tuffo a pesce e la cosa più extreme che ho fatto è stata salire su una montagna a picco sul mare in sella a un mulo scellerato.

Eppure mi trovo sempre in situazioni a limite delle mie possibilità.

Qualche mese  fa entravo nel magico mondo dello snowboard  milanese accompagnando un’amica a lisciare la tavola e trascorrendo una serata insieme a teen-ager magrolini che si lanciavano da una rampa artificiale ballando hip hop in un negozio con gli abiti fluo.

Ieri, invece, è stata la volta dell’arrampicata: un gruppo di maschioni scolpiti e nudi in sfida con le rocce della falesia di Atena Lucana, un comune salernitano dimenticato dal Gps.

Bloccata nella montagna, come un rinvio al chiodo, in mezzo ai fanatici dell’altezza e non potendo scrivere il sequel de Le mie prigioni ho pensato così di occupare il tempo:

Rifarmi gli occhi con culetti sodi e carnagioni abbronzate

Declinare l’invito a sfidare “la parete” dell’arrampicatore carino con la scusa delle tips unghie

Leggere tutto Mosca più balena di Valeria Parrella con uno stelo d’erba in bocca ostentando nonchalance (tappeto musicale: urla tribali degli scalatori appesi alle corde  alle prese con passaggi cruciali)

Concedermi un tour delle chiese di Atena Lucana insieme al sacrestano e a una coppia in soggiorno Lets Bonus

Degustare un caffè nell’unico hotel del paese con vista sul Vallo di Diano

Aspettare la cena, 10€ antipasto, due primi, un secondo, dolce, bevande inclusive e salvarmi alla fine con un rocambolesco racconto dell’Erasmus a Helsinki, almeno come arrampicatrice sociale.

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