Disordina

E mentre ti spalmi l’olio johnson vorresti che maturino le pere.
E’ estate, sole di cicale, sale di melone, semi d’anguria.
Acqua, nuotare, senza occhialini che non comprerai.
Legandoti i capelli prima di immergerti.
Ti aggrappi a uno scoglio nascondendo il promontorio divenere.
La stessa strada da dieci anni e quella chiesa non l’hai mai vista.
Saviano mette ansia perché quellanapoli non la capisci.
Tu che vuoi capire sempre tutto. Gomorra con un segnalibro di Medjugorie.
E il tempo vola via, scorre sotto una doccia delle 6.50.
E non ci sono scarpe comode per Merincì, pronatrice confessa dinfradito.
La luna ti spegne il cervello intriso di lime e battute di shopping.
E luglio si sgretola nel conto alla rovescia di cinque lettere: stage.
E dillo Merincontraria.
Dillo che vuoi scrivere.
A penna, a gessetto, a matita, sulla tastiera unta, coi disegnini mentre parli a telefono.
E invece perdi tempo a fare l’editing della tua vita.
Non hail coraggio.
A mettere in ordine i cazzi di altra gente, perdi tempo.
E tra un enjambment e l’altro, ti acchiappi pure un destro da due scugnizzi.
Ma ordina Merincontraria.
Ordina e poi finalmente disordina.

9 comments

  1. OMBRETTINA

    A me non pare che tu stia facendo l’editing della tua vita.

    A me pare che da poco tu abbia appena vissuto.

    E ho vissuto anche un po’ Io.

    Leggendoti.

    Comunque concordo.

    Tu devi scrivere.

    Questo post è un posto davvero speciale.

    W il Disordine.

    W il Promontorio di Venere.

    W Saviano.

    W Merincontraria.

    Che crede di essere Ordinata.

    E non è mai Ordinaria.

    E non deve gestire i CAZZI di altra gente.

    Ma solo i suoi… 😉

  2. anonimo

    ciao merincontraria dell’anima mia…

    bella la vita, anche quella schifosa e vera, anche quella vita che è un po’… senza…senza e basta!

    perchè intanto scrive lei tramite te e tu tramite lei, come in quel quadro di caravaggio dove c’è l’apostolo che scrive il vangelo…come si chiama…

    insomma…con amore…

    b.p.

  3. Ozren

    …te lo dico e te lo dico. che con noia e orgoglio ho dato codici isbn anche alle unghie e di pagine ne ho date alle stampa migliaia, che devi scrivere e scriverti addosso, perche’ dai il giro alla trottola, e non e’ da molti, fai vorticare le parole. E bene. emozioni. e tanto basta. risate e pelle d’oca. brava. che quando avrai cento pagine in pila, un architettura una struttura, un disegno, un piccolo sistema perfetto, voglio saperlo e leggerlo. fantastica come sempre. un abbraccio.

  4. anonimo

    Dove lo stai facendo lo stage, alla fine, A.?

    La prima riga del post, poi… è genialmente ambigua. Editing della propria vita: per esempio, trasformare la gavetta in gavettone?

    Ma il sole c’è. Lo vedi? E infatti fa bianco il cielo

  5. anonimo

    ciao tesoro!

    per te scrivere è un bisogno fisiologico, è come una di quelle azioni involontarie, come il cuore che batte anche senza che glielo ricordiamo. Tu scrivi in questo modo ed io ti leggo per il piacere e per quanto di bello suscitano i tuoi post (ed è riduttivo chiamarli solo post!)

    ross

  6. anonimo

    Dice sempre un nostro, mio e tuo, comune amico registaattorementoreocchiocinicosulmondo che… bisogna sempre STRUTTURARE per poi DESTRUTTURARE IL TUTTO… quindi vai… sei solo al principio!

  7. vulcanoclaudia

    la tua scrittura ti rappresenta, completamente, più di chiunque abbia mai conosciuto nella mia vita da lettrice..questa è una cosa contorta, in realtà vuole essere una lode per il mezzo attraverso il quale scrivi, il blog: Alda è veramente tutto ciò che leggete…a questo pu nto, se la leggete da un pò, potete ammettere di conoscerla..conoscere una persona speciale

    claudia

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