immunità infantile

Tu ti trovi un attimo in treno, no? E il treno in quell’ attimo brucia. Sale il fumo, la gente scappa, già si pensa ad un attentato terroristico. E’ solo un freno bruciato. Peccato che non te ne accorgi. Sei talmente presa dalle puttanate che dici che neanche la senti, la puzza. A te te ne fotte solo delle emozioni. Se fossero commestibili mangeresti solo quelle. Gnam Gnam. Hei ragazzina, spaventati, qui c’è gente che  si tappa il naso e piange. Mi dispiace, mi dispiace, non è colpa mia. Il mio problema è stato leggere a nove anni  "Volevo i pantaloni" di Lara Cardella, spiego. E’ stata l’iniziazione al romanzo, dopo la Pimpa sul Corriere dei Piccoli. Sapete che  letteratura significa trauma infantile? Non ditemi che non vi piace Lara Cardella. Dopo Lara Cardella io sono invulnerabile, ho sviluppato l’immunità,  non come voi che frignate per un pò di fumo. E smettetela di spingere, perpiacere. Tanto il treno riparte.   

Alda F.

10 comments

  1. anonimo

    Nella vita esistono le immuni, le forti, quelle che si forgiano a latte e “Cardella”, ma ci sono anche le piagnucolone, che si abbuffano di trasmissioni come “Amici” e “uomini e donne”. Il frignare è stato importato dalla De Filippi, più lacrime e più lo share sale. La prossima volta che il treno prende fuoco, richiama alla mente “Costantino” vedrai che qualche lacrimuccia balzerà fuori …

    Adero

  2. anonimo

    io ad 8 anni ho letto “una ragazza fuori moda” di Luisa M. Alcott (quella delle piccole donne per intenderci)…quando ero piccola mi ero convinta di essere lei ed anche la dedica me lo suggeriva “Ho visto questo libro ed ho pensato a te, una ragazza fuori moda dolce, sensibile, e bella ed è perciò che ti auguro tanta felicità non solo per l’anno a venire ma per tutta la tua lunga vita, e che il tuo dolce sorriso riscaldi sempre il cuore di chi lo accoglie. Con affetto la tua amica, Ernestina” con il tempo ha talmente preso il sopravvento che oggi sono lei, non tanto per la dolcezza o la bellezza, ma soprattutto per quel sentirmi “mai A posto”,” fuori moda”. Ernestina, nel caso leggessi, non l’ho dimenticato. E’ tutta colpa tua! 😉

  3. anonimo

    il mio primo libro è stato Pollyanna e neanche ricordo l’autrice, però il gioco della felicità lo ricordo benissimo.

    Saranno stati gli insegnamenti della sfortunata ragazzina, ma mi sn formata cercando d pensare sempre al lato positivo delle cose. e quando non c riesco, ho la mia personale “via d’uscita” :credo che anche il pianto fortifichi e che si può piangere mentre cerchi d superare gli ostacoli. basta che gli occhi gonfi e bagnati non impediscano di vedere.

    ross

  4. merincontraria

    X Adero: Confesso che sono stata una spettatrice assidua di Uomini e Donne. E’ una pratica che consiglio a chi vuole mandare i neuroni in vacanza o fare studi antropologici in deep analysis.. Cmq seguirò il consiglio su costantino..anche se pensare a lui mi sembra proprio difficile.Cmq se hai un blog lasciami il link.

    x Cate: La Alcott ha fatto un libro oltre Piccole Donne, Piccole Donne crescono, I Ragazzi di Joe e Piccoli Uomini e io nn lo conosco?Questa si che è una brutta notizia.

    X Ross: Non mi dire che fai il gioco del piacere come Pollyanna e se mangi lo stocco pensi che che stai mangiando cioccolata (io lo facevo quando ero piccola) 🙂

  5. drmike

    Lara Cardella mi manca… ma anch’io ho sviluppato una discreta immunità. E’ proprio vero che letteratura significa trauma infantile.

  6. anonimo

    ehi, nn mi sminuire la valenza del gioco “del piacere” di pollyanna 😉

    ho montato il mio ottimismo su di lei!!!

    stocco simil-cioccolato?! a tutto c’è 1 limite!

    ross

  7. wlemetafore

    Fu, una ragazza fuori moda è stato alla base anche della mia formazione, se vuoi te lo posso prestare, insieme a “sotto i lillà”, altro libro della alcott che non hai citato. Anzi, te lo posso anche regalare perchè c’è l’ho in doppia copia…uno col titolo “una ragazza acqua e sapone” un altro col titolo “una ragazza fuori moda”. Memorabile la scena in cui lei si compra gli stivaletti alla moda bostoniana e poi si pente…

  8. JaneGallagher

    ti piace patti smith?

    non so perché, ma ho pensato che l’album che sto ascoltando (Horses, appena finito di scaricare) ci starebbe bene qui, come sottofondo.

    devi sapere che io ogni tanto faccio commenti insensati ed è questo il caso.

    Cla

    🙂

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