O' scarrafone?

Mamma son tanto felice…Ma i figli lo sono altrettanto?

Premesso che non voglio offendere nessuna, compresa me stessa che a 27 anni sono lontanissima da ogni prospettiva definitiva, una donna deve fare un figlio. O almeno provarci, o quantomeno pensarci.

Poi lascia stare che il contratto a tempo indeterminato non arriva, i soldi mancano, i tuoi abitano in un’altra nazione, il tuo lui risulta positivo al test d’infertilità, o peggio, non c’è proprio un lui che ti voglia caricare per il resto dei suoi giorni, una deve quantomeno pensarci.

Ebbene, postami il problema quando non rifaccio il letto la mattina, quando crollo dal mal di testa, quando mi viene la forfora da stress, quando non riesco a togliermi lo smalto, quando vedo i film già inziati perchè devo cucinare, quando al supermercato mi gira tutto, insomma, quando non riesco a pensare nemmeno a me stessa- Merin, noto che comunque per me un figlio non è un pensiero- problema, ma un pensiero felice, associabile a mare, le marionette di Ikea, favole, disegnare, gite della domenica. Almeno idealmente.

Perchè allora ieri e l’altroieri due mamme sbraitavano contro le figlie?

Figlia A: 9anni circa, saltella sul marciapiede.

Iena A: Devi smetterla si prendere la vita come un gioco, cammina dritta, basta!

Figlia B: 12 anni su e giù, in tram colpevole di non si sa cosa.

Iena B: tutti devono sapere quanto sei scostumata e ora faccia al muro!

Ma cosa avranno mai fatto di tanto grave queste bambine?

Perchè incanalarle in uno schema così rigido?

Poi da Santoro si meravigliano come mai a 14 anni si senta già l’esigenza di un acido e si conoscano le droghe come le tabelline. Se noi figlie di mamme non ansiose siamo soggette a micro attacchi d’ansia, cosa succederà a queste figlie del Totalitarismo delle emozioni?

7 comments

  1. ross

    merin! anche per me l’idea di avere un figlio è un bel pensiero felice e… lontano!
    certe volte mi chiedo come lo educherei io, come riuscirei come genitrice e specialmente, penso a tutta la pazienza che i miei hanno avuto con me. pensare di avere la stessa x crescere un figlio mio mi mette quasi i brividi 😉

    questa premessa per dirti che non so rispondeere alla tua domanda, saperlo mi tranquillizzerebbe (aridaje con l’ansia….)
    Mi consolo pensando che quando sarà il momento ci sarà una persona con la quale interagire e sarà quella la mia bussola…

  2. Merincontraria

    Ciao ross…
    Il bello è che non possiamo neanche dire che i nostri genitori erano “più liberi di noi” perchè mia madre ha sempre lavorato ma è sempre stata una tipa più organizzata di me, con i capelli in ordine nonostante 3 figli e una specie di baby sitter (che a Napoli è rigorosamente l’amica di famiglia).
    Per bussola che intendi, il bambino o il tuo compagno?

  3. ross

    per bussola intendevo il bambino, però anche il compagno, ora che mi ci fai pensare, è un punto di riferimento 😉

    infatti, mia mamma ci ha cresciuti in 2 più svariate orde di amichetti e cuginetti, da sola.
    poi vedo tantissime mamme non-italiane, in situazioni molto più precarie della mia e penso che forse è più facile di come pensiamo.

  4. ross

    assurdo, ma mica tanto…
    ho uno stuolo di cugine neomamme che mi raccontano come le loro amiche/conoscenti crescono i loro pargoletti. Certi aneddoti sembrano assurdi, ma le fonti sono attendibili…
    😛

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