Strani giorni

Ci sono giorni in cui il passato si ferma al tavolino di un bar, davanti ai caffè e agli aperitivi. Di questi giorni mi godo la sensazione di arrivare allenata, come se per anni avessi corso una lunga maratona mentale. Ho macinato chilometri di domande. E ho corso così tanto che ora delle risposte non me ne frega più niente.

 

Ci sono notti in cui te ne vai. In cui esci in accappatoio e infradito con le macchine che sfrecciano in mezzo al bosco. A piedi nudi cerchi una pozza d’acqua calda arrancando nel buio delle rocce. Afferri il piede di uno sconosciuto e immagini  dietro ai vapori  scenari turpi e riti tribali. Vorresti che le pietre ti tagliassero la pelle per capire che è tutto vero. Distesa ai piedi di una cascata intravedi  forme di solitudini mascherate da innocenti divertimenti allo zolfo. L’acqua che cade sulle caviglie calma gli istinti di sopraffazione animale. Ti vesti in auto a ritmo di musica. Uh, un capriolo.

Strani giorni, viviamo strani giorni…

8 comments

  1. drmike

    Poi mi spiegherai il significato connotativo-anagogico del CAPRIOLO… “viviamo strani giorni”: sante parole.

    Ciao cara 😀

  2. anonimo

    strani giorni e strane sensazioni:miliardi di domande in cerca di risposte mai trovate… delle quali ancora un po’ serenamente, mi frega. pao

  3. anonimo

    il bosco, lo zolfo, le cascate… mi sembra molto niccolò ammaniti in ti prendo e ti porto via, quando il tipo truzzo esce con la maestra… caso o citazione?

    Se di giorno sei all’aperitivo, con la sensazione di arrivare allenata, la notte nel bosco vivi il tuo alter ego, sotto forma di capriolo?! o il capriolo sta lì e basta?

    ross

  4. ufffff

    anche io ho pensato subito a “Ti prendo e ti porto via”…

    mi ha fatto piacere vederti così per caso.

    si corre si corre si corre…strani giorni strani pensieri strane attese.

    cat

  5. merincontraria

    @Dr Mike, Ross & Susukino: Un capriolo è SEMPLICEMENTE UN CAPRIOLO!:) Ne ho visti tanti dal finestrino dell’auto mentre tornavo dalle terme di San Petriolo (Siena). Nessuna metafora dunque, solo un racconto un pò criptato di una notte postpasquale indimenticabile.

    Saluti a voi.

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