Web – aholic.

E’ un po’ che ci penso. All’affollamento della blogsfera.

Blog come funghi, polposi e velenosi.

Blog  tamagochi: da accudire, da curare, da sfamare.

E ora il link, ora la foto, mò la canzone di sottofondo e il post che è una vita che non aggiorno e fammi controllare i Pvt,  che magari qualcuno scrive quanto sobbrava e poi shinystat, l’account su flickr e le categorie, per quando farò un sito. Ma questa sono io. Un caso disperato.

L’orticello virtuale è solo l’ultima delle dipendenze consolidate.

Le mie rote da web.

Odio parlare al cellulare ma non riesco a starne senza.

Dicesi nokiadipendenza.

Msn mi sfianca. Ma al callo dello scrittore aggiungo quello del polpastrello. Shatcallo.

Ho quattro caselle di posta. Una casella job anche se lavoro ma non guadagno dove ci sono tutti i progetti che diventeranno guadagni. Lo sento. Una casella young, a cui si accede solo per invito e che fa tanto figa col giornalista di turno e per le minchiate con gli amici. La casella suomy è ultimo baluardo di un Erasmus in Finlandia e  la casella di Alice per la bolletta telefonica on line puntualmente me la dimentico.

Quindi in ordine casuale ogni giorno accendo cellulare entro in due mailbox e controllo di cambiare il pannolino a Parola di Merincontraria.

Tornando a quello che penso sull’ affollamento della blogsfera, penso che esistono blogger e blogger. Ci sono i caposcuola e ci sono i pacchi.

Esempio di caposcuola: Pulsatilla.

Pulsatilla è come la mela colta dall’albero. Un po’ aspra, ma vera. Generazionale e mai scontata, leggera come una piuma. Si legge bevendola. E si ride, di lei e di noi stessi.

Esempio di pacco: Pornoromantica.

Pornoromantica è come lo zabaglione alle sei del mattino. Stucca. Non basta fare un ossimoro e mettere le foto di due cazzi di gomma. Periodi troooppo lunghi, dritte sul sesso che mangiano le emozioni come Pac Man le palline.

Entrambe hanno pubblicato. Esempi di codici binari che diventano scrittura. Brave.

Ma nel mio sangue di blogaholic se circola qualcosa è la ballata delle prugne secche.

Se proprio dobbiamo parlare di romanticismo allora preferisco essere cinromantica. Pornoromantica no. Decisamente. 

Dedicato a wlemetafore.

   

15 comments

  1. anonimo

    Dopo aver seguito i links che hai indicato, e dopo aver riflettuto un attimo – ma proprio un attimo -, mi trovo perfettamente d’accordo con quello che dici sulla dicotomia caposcuola-pacco.

    Per quanto riguarda la tua autoironia, sai già come la penso (e cioé che meriti un award, come minimo. Anche fittizio, nominale, ufficioso, whatever).

    E grazie per le tue parole. Son stato assente e le trovo proprio adesso, come gradevole sorpresa.

    A presto.

    – Ziloroca

  2. Sciuscina

    Mi associo. Anche se a dire la verità anche la versione cartacea della Pulsa non ha la stessa verve e la stessa spontaneità di quella online. Il matrimonio tra codice binario e scrittura non s’ha da fare.

  3. anonimo

    ho trovato interessante il blog di pulsatilla ed ho sniffato una certa aria da “sn molto figa” su quell’altro”…

    alda f. ha “commemorato” pulsatilla con l’uso del verbo stuccare, forse. O forse no. merincontraria la adoro: così fedele alla alda in nei ed ossa!

    ross

  4. Skeight

    Il problema è che dopo che Pulsatilla ha riscosso una certa notorietà con il suo libro, subito le case editrici con meno fantasia si sono lanciate a pubblicare i blogger all’apparenza più promettenti, con risultati non sempre all’altezza..

  5. JaneGallagher

    un altro problema è che pulsatilla è un vero pacco. un’oretta in feltrinelli a leggiucchiare il libro mi ha aperto gli occhi per mai più richiuderli.

  6. merincontraria

    @Ziloroca: Qualcuno mi ha detto che l’autoironia serve a compensare la presunzione…Sarà vero?Bah!;)

    @Sciuscina:Purtroppo io ho letto prima il libro e poi il blog di Pulsatilla…Immagino che chi come te ha fatto l’inverso ci ha sgamato un sacco di censure.

    @Skeight:D’accordissimo.Ho visitato il tuo blog e letto il fatto dei cinquanta euro…troooppo forte.

    @Jane: Io non penso sia un pacco, la Pulsatilla. Ha un blog da anni, ha uno stile secco…Parla di cose leggere…Ma che male c’è… Io non penso neanche che 3msc sia un pacco…figurati!

  7. anonimo

    3 msc ha avvicinato i ragazzi alla lettura. solo che ha reso gli adolescenti tutti romantici, che portano fiori alle ragazze quando vanno a scuola! 😛

  8. Ozren

    perfettamente in linea. le parole socializzano e trasformano, se devono solo determinare e sovralimentare, allora bastano vibra e palline; ma credo che le sensazioni facciano balenare termini di senso, e non il contrario. Cosi’ ogni assurda gang bang puo’ essere solo l’enfasi, l’estasi di altro estetismo del mettere e mettersi in una prova estenuante, ma se il gruppo e’ il contesto nel quale potersi mettere in liberta’, allora ben venga. senza ritrose attenzioni alla telecamera, lasciandosi veramente in abbandono ad occhio ed occhi. complimenti. a quando il tuo romanzo?

  9. merincontraria

    Eh…Il mi romanzo…

    Troppo gentile.

    Per ora resta un pensiero piacevole.Un giorno, chi sa…Forse avrò le palle di consegnarmi all’isolamento totale.

  10. Ozren

    …come si guarda da un buco della serratura? e correggimi se tutto questo sentire è debole, ma ti osservo con gli occhi di una favola perversa e sei preziosa nel sembrare distratta, e guardo altrove una palude di offese ai desideri ed alle voglie di attenzione, e reale son solo parole di uno strano confronto di stelle accese e spente a intermittenza. Come sei? Teatro di pelle e aggressività su comparti di gioia e sangue, come mi sento anormale e sofferente nel cercare una frustrazione in più nel sentire quanto uso del corpo completa i propri orgasmi e brucia le dita affondate in attimi di condivisione e niente. E vedo in te, il glam speciale di un movimento che affascina, un pulsare veloce di parole. un cursore.

  11. sospesoneltempo

    …mi unisco, e se possibile con maggior insistenza della collega jane, alla richiesta di un post sul MADRE !!!

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