Zio Toni
Zittita dal personale Atm, ghettizzata dalle informatissime vecchie meneghine in fila per il teatro aggratìs, tra emozioni del nuovo e velleità resistenziali, la cosa più familiare della gran Milàn fin’ora è stata rincontrare Toni Servillo, che in questo scenario, mi è sembrato lo zio d’America venuto a farmi visita da Afragola con la valigia di cartone senza spago e il balsamo di Tigre dello spirito. Ho risucchiato le dense pause tra le sue parole dense e rosicchiato quell’umiltà esemplare che sarà faro tra la nebbia d’autunno, dietro cui, lo sento, ci saranno nuove villeggiature e nuove trilogie, denze con la zeta, come le conseguenze dell’amore.
E io mi ricordo di quel giorno.
🙂
@ombrettina: E chi se lo scorda. Mi dovevi vedere adesso mentre gli urlavo col fiatone: Toni, Toni…Leggi la mia letterina…E lui: ti porto in tasca.
sei proprio innamorata di lui eh? Scrivimi e fammi sapere qualcosa.
fracuo1@virgilio.it
@francescobis: Direi più corrispondenza d’amorosi sensi, che amore in senso stretto 🙂
…
(ti scrivo. cmq tutto ok)
Anche io lo adoravo… ma da quando ho scoperto che si è intascato bei soldini con la scusa delle “prove aperte” della Trilogia – e noi sfigatelli stiamo ancora aspettando i soldi di MAGGIO AI MONUMENTI 2006 – direi che lo amo un po’ meno!!!… sarà invidia la mia…
ciao polentona!
rossellarù
tutto comincia così, subdolamente: prima trovi nella nuova città tracce della tua città natale e della vita di prima; poi “as time goes by”,scoprirai la tua Milano, un insieme di personalissime tracce.
Et voilà : l’integrazione è servita (o quasi!).
ross
Ehi Alda…ma che sei andata a fare a Milano? un abbraccio forte, Mariannina
@rossellarù: ciao terrona! non so nè l’una nell’altra cosa…prove aperte? maggio dei monumenti? dimme, dimme…
@ross: si direi più quasi, su un piatto d’argento.
@mariannina: bella domanda. te la rigiro. forniscimi una risposta standard esauriente.