Se

Quando sei veramente felice e quando sei veramente triste, perchè queste due cose succedono sempre insieme, c’è sempre un neon. Conta poco se hai mangiato ottimi funghi trifolati e hai la bocca impastata di vino paesano. Pieno e vuoto, ti senti. Felice, triste, infelice, allegro. Dura un anno luce: la distanza percorsa dalla radiazione elettromagnetica nel vuoto per arrivare al Sè.
Psp. Post scriptum post-umo: Questo post fa davvero cagare. Lo lascio, perchè vorrebbe spacciarsi per una cosa intelligente e profonda, che al momento che mi è venuta in mente lo era pure, ma mai fidarsi delle sensazioni che ti vengono sul water dopo aver mangiato in un ristornate che si chiama il Fungo Velenoso. Eh eh, scherzi di colon. Valga come monito per il futuro. Via però la foto, che si, è vero, sono leggermente iconoclasta. O iconocasta? Ci sono blog migliori per questo.
Ultima correzione di bozza: un amico è colui che al momento opportuno sa mettersi da parte. Segnatela sul diario. Secondo me vale quanto  "tirare le cuoia" e "brodo di giuggiole".

21 comments

  1. francescobis

    quando mi sento veramente felice la mia felicità viaggia come la radiazione elettromagnetica e si propaga nella mia percezione alla velocità di 299.792,458 km/sec.Proprio come la tua, ma la mia non dura un anno luce e mentre l’avverto ho solo il tempo di chiudere gli occhi e di riaprirli ed è già finita.

  2. anonimo

    la mia felicità viaggia lenta, come il tempo quando stai in apnea. ma mi porto addosso la forte sensazione che per ogni momento felice, ce ne sarà uno altrettanto cupo.

    ross

  3. malaparata

    faccio la pignola. L’anno luce è appunto una distanza. Quindi niente “dura” come un anno luce…semmai ci sono luoghi “distanti” anni luce.

    Ciao! 🙂

    Bianca

  4. anonimo

    Di solito per essere tremendamente felici o tristi, basta essere un po’ stupidi. Ci pensi a quanto possa essere stato felice l’uomo appena scoperto il fuoco? E quanto triste appena scoperto che stava mandando in fumo la sua grotta con tutta la famiglia all’interno? Poi, con la scoperta degli accendini bic tutto è divenato più normale, razionale e facile. Accendersi una sigaretta non è molto emozionante come nella preistoria. Cioè. Capito? Più o meno.

    Marco

    P.s.

    complimenti per il tuo blog, davvero carino, scrivi bene. Tornerò.

    Lassie

  5. anonimo

    lascio un segno del mio passaggio come fan numero1 o forse numero 1000 dato il blog….

    felice infelice….e come il m’ama non m’ama…

    Rosscast

  6. Joeniceshot

    Cosa dire se non che per caso qui arrivai e tante risate mi hai fatto fare..grazie e complimenti per la verve letteraria! Joe

  7. Sciuscina

    Magari il neon in questione si tramutasse in insegna, almeno il punto di felicità e infelicità si potrebbe vedere anche in mezzo alla nebbia dello “sto”. Magari nell’attesa durerebbe di più, no?

    p.s. Per la presentazione mi piacerebbe esserci. mo vedo un po’ se riesco a organizzarmi sta trasferta nella capitale. Almeno la prossima volta se li famo insieme due funghetti trifolati. 😉

  8. merincontraria

    @Cronache/francescobis: a me dura anche meno dei nanosecondi che impieghi per chiudere gli occhi. Ma è evidente che ho un concetto sbagliato di anno luce e la metafora non ha funzionato.

    @ross: questo è l’effetto Padania, bella mia. Non è colpa tua. Tu sei felice, ascolta l’amica Merincontraria.

    @malaparata: ciao bianca, se vuoi essere pignola questo blog può trasformarsi in una specie di settimana enigmistica. Ci sono talmente tante di quelle imprecisioni (licenze poetiche?;) che possiamo inventarci un gioco del tipo cerca gli errori o sciogli e raggruppa. Che ne dici?

    @Lassie: no, marco. In verità non fumo. E ogni tanto mi sento stupida pur non avendo inventato il fuoco.

    Però il complimento me lo tengo…e te lo giro…il tuo blog l’avevo già adocchiato.ripassa a trovarmi!

    @joe: la risata è verità sonora. che bello. ripassa.

    @sciuscina: bè, neon e insegna sono tristi allo stesso modo… e lo sto mi sembra il passo di quando si gioca a carte…scegliere non saprei…ti aspetto nella capitale.sai che risate se davanti a unamatriciana scopriamo che da blogger preferite non ci filiamo per nulla?:)

    @seamaster: non è un ristorante in cui servono funghetti e matjuana o per il tentato suicidio. Si paga posticipato: 21 euro per crostoni ai funghi, pappardelle ai porcini, misto di carne, patate ai funghi, fichi d’india, detti anche figurin’. Ci vuoi andare, eh?

  9. johnson79

    devo dire la verità, all’inizio il post mi aveva lasciato un pò interdetto, e ti assicuro che non faccio il figo solo perchè hai aggiunto il Psp. Cmq, dicevo, ero in dubbio tra il “geniale” e il “botte a muro”… alla fine però, con quell’update, mi hai risolto un bel pò di problemi, il mio giudizio per quello che scrivi resta, come sempre e per quello che vale, su valori molto alti 😉

  10. OMBRETTINA

    Mia cara, inutile che fai.

    Tu non sei nè iconoclasta.

    Nè iconocasta.

    E il post mi piace.

    Le cose migliori si partoriscono su un water.

    La felicità?

    Non saprei, troppo complicato.

    L’infelicità, lo stesso.

    però, è non stare mai nella zona del 5 e mezzo, 6 meno meno.

    Ciao Aldina mia

  11. OMBRETTINA

    Ho mangiato qualche parte di quello che volevo dire.

    Tipo: L’importante, come tu sempre mi ricordi, è però non stare mai nella zona del 5 e mezzo, 6 meno meno.

    Dannati Blog.. ffff

  12. merincontraria

    @johnson: botte a muro… 🙂 me ne ero dimenticata, ah ah, si è un post come le botte a muro! apprezzamenti generici a parte.

    @ombrettina: ma hai visto che ho linkato il tuo blog? cmq di felicità non si scrive e di infelicità pure.

    @wlemetafore: penso anch’io. maledetto hinc et nunc della mi vida!

  13. francescobis

    …non lo so se sei più iconoclasta o iconocasta,alla fine però credo che i due termini potrebbero quasi lievemente toccarsi:casta di icone, come chi non ha rapporti con le immagini come klastes -klasta,che rompe le immagini. Insomma al di là del gioco che volevi suggerire, c’è qualcosa di vero, o no, non lo so. Comunque il tuo post che fa cagare ne ha suggerito uno a me che è uno e trino. Niente male per un post che fa cagare non trovi?

  14. Joeniceshot

    Ehilà..dopo aver letto della tua risposta-invito non ho resistito, essendo io l’ultimo superstite di una nobile dinastia di vampiri, ai quali non è dato di rifiutare un invito..e pensare che il sangue mi fa pure senso! Vabbè cosa non si scrive per scrivere, eh? Un saluto e mi raccomando..occhio a dove pranzi o ceni stavolta.Io me ne vò in un ristorante medievale stasera..che è meglio!forse..saludos

  15. Joeniceshot

    Ehilà!Ho notato che l’url (sono sempre stato sbadato!!) al quale mi hai risposto è del blog che non guardo e non ho mai rivisitato dopo il primo e ultimo post!! Leggo con piacere del tuo interesse per la mia idea..magari ne riparliamo, intanto se e quando ti va, vai sul blog che tengo in vita!a presto

  16. Joeniceshot

    Stavolta è quella giusta!ma chi ha inventato i dolci?cmq, meno male che c’è ancora qualcuno le prepara. Credo sia abbastanza a vanvera tale commento, o no?

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